dc.contributor.advisor |
Trampus, Antonio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Barazza, Vanessa <1996> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2021-04-10 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2021-07-21T08:05:15Z |
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dc.date.available |
2021-07-21T08:05:15Z |
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dc.date.issued |
2021-04-26 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/19326 |
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dc.description.abstract |
Il Mediterraneo ha perso la sua centralità come bacino economico e le ragioni possono essere spiegate attraverso diversi fattori come la mancanza di integrazione fra i paesi del Mediterraneo, tra quelle appartenenti al nord de Mediterraneo e al Sud del Mediterraneo. Si crede che affinchè il Mediterraneo sia nuovamente competitivo debba perseguire delle azioni all’unisono, avanzare sulla stessa linea d’onda e avere obiettivi simili, in più dovrebbe possedere una composizione uniforme delle strutture in termini politici ed economici, il che sembra piuttosto irreale a causa delle disparità non solo fra paesi mediterranei ma anche fra paesi Mediterranei Europei e al resto dei paesi dell’Europa del centro nord. L’ambito di confronto nella mia tesi è la logistica, in particolare la logisitica legata ai porti. Infatti, secondo la world bank list, i porti della northern-range si trovano nelle posizioni più alte per quanto riguarda le performance logisitiche, mentre i paesi del mediterraneo si trovano in posizioni più basse nella classifica. Ho percio. Analizzato per quali ragioni ci troviamo in posizione inferiore rispetto agli altri paesi, in particolare il sud italia che nonostante faccia parte di un paese sviluppato non riesce ad essere altrettanto competitivo, mentre paesi come il nord africa che sono di fondo paesi in via di sviluppo, i loro porti dimostrano un grande margine di miglioramento. La seconda parte della mia tesi si focalizza sulle strategie per migliorare la competitività di questi porti, per esempio l’Europa entra in gioco con il piano delle ten-t e per esempio sia Marocco che Italia hanno e stanno attivando piani nazionali di logistica per rendere i loro porti più attrattivi. Una strategia inoltre si ha anche con l’istituzione delle zes ( zone economiche speciali) che hanno come scopo attirare investimenti stranieri riducendo dazi e dando incentivi fiscali. Alla fine nella terza parte un attore estremamente fondamentale, la Cina, la quale rappresenta specialmente per le città mediterranee una grande fonte di investimenti esteri ma al contempo può essere una minaccia se i paesi del Mediterraneo non sapranno limitare le sue mire espansionistiche, infine anche la nuova rotta artica dello shipping potrà essere una minaccia per il mediterraneo in quanto rappresenterà una valida alternativa |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Vanessa Barazza, 2021 |
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dc.title |
IL MEDITERRANEO COME POTENZIALE HUB LOGISTICO FRA INEFFICIENZE, NUOVI INVESTIMENTI E PIANI STRATEGICI |
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dc.title.alternative |
Il MEDITERRANEO COME POTENZIALE HUB LOGISITICO FRA INEFFICIENZE, NUOVI INVESTIMENTI E PIANI STRATEGICI |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Relazioni internazionali comparate |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati |
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dc.description.academicyear |
2019-2020, sessione straordinaria LM |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
859820 |
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dc.subject.miur |
SPS/06 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Vanessa Barazza (859820@stud.unive.it), 2021-04-10 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Antonio Trampus (trampus@unive.it), 2021-04-26 |
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