Abstract:
L’elaborato si propone di investigare come le false equivalenze vengano utilizzate nel dibattito politico statunitense per comparare estremismo di destra e attivismo civile. L’analisi origina dalla volontà di inquadrare il fenomeno a seguito del ricorrente utilizzo fattone dal presidente Donald Trump a partire dallo Unite the Right rally di Charlottesville, VA nel 2017. La fallacia retorica in oggetto verrà identificata anche durante gli anni cinquanta; verranno pertanto prese in considerazione false equivalenze ad opera di figure politiche di rilievo nel periodo iniziale del processo di desegregazione nel Sud degli Stati Uniti. L’analisi sarà centrata sulle specifiche circostanze nelle quali siano state pronunciate delle false equivalenze, al fine di certificarne l’inaccuratezza, identificarne le motivazioni e proporre una visione diacronica del fenomeno. Di altrettanta importanza sarà l'identificazione di come simboli commemorativi della Confederazione rappresentino un'ideologia suprematista che esclude i cittadini afroamericani dalla memoria civica del paese. L'approccio a queste tematiche avverrà attraverso l'analisi della falsa equivalenza che eleva la simbologia confederata al pari di elementi fondativi della memoria nazionale, di modo da evidenziare il collegamento tra la narrativa della ‘causa persa’ della Confederazione e il perdurare del suprematismo bianco.