Abstract:
In questa tesi si tenterà un confronto tra Il Castello di Otranto di Horace Walpole, uno dei primi esempi di narrativa gotica inglese, e The Old English Baron di Clara Reeve, diretto discendente del primo.
Come prima cosa analizzerò il topos narrativo del manoscritto ritrovato, uno degli espedienti letterari più utilizzati. Esplorerò sia i meccanismi di funzionamento che gli effetti che questo espediente letterario ha sui molteplici livelli di un testo, quali quello narrativo, linguistico, etico, storico e letterario. Mi concentrerò poi su il come numerosi autori hanno sfruttato a proprio vantaggio la frammentazione e le sue oscure origini dei manoscritti, mettendo in pratica una magistrale manipolazione narrativa.
Successivamente, farò una panoramica storico-letteraria dello sviluppo del dispositivo, dalla sua origine fino all'inizio del XX secolo, mostrandone l'applicazione in vari testi della letteratura europea.
Nella seconda parte delineerò la genesi del romanzo gotico, partendo da un’ esposizione sulle molte dimensioni legate alla parola Gothic , per poi entrare più nel dettaglio riguardo allo sviluppo del genere, con un focus particolare sul tema della fusione di fatti e fantasia e sulla questione Romance e Novel. Procederò, poi, ad esplorare i temi e gli elementi principali della Gothic Fiction.
Nell'ultima parte, mi focalizzerò sul confronto dei testi presi in esame: The Castle of Otranto e The Old English Baron, analizzando e confrontando i loro punti in comune e le loro differenze, dedicando particolare attenzione ad alcuni estratti, esempi emblematici della narrativa gotica. Concluderò il mio lavoro con un breve excursus sul genere gotico nei tempi moderni e il suo collegamento con la teoria del perturbante di Sigmund Freud.