Abstract:
La diagnosi precoce di forme tumorali è un fattore determinante per la cura di patologie oncologiche che richiede studi sempre più approfonditi e l’implementazione di strumenti analitici altamente performanti in termini di sensibilità, selettività e riproducibilità. Tra questi, i biosensori stanno dando risultati sempre più promettenti. Ad oggi, infatti, la presenza di diversi biomarcatori, fra cui quelli tumorali, viene rilevata efficacemente permettendo di diagnosticare eventuali neoplasie o di valutarne lo stato di avanzamento. Il presente lavoro di tesi riguarda lo sviluppo di un biosensore elettrochimico per la rivelazione del marcatore tumorale h-uPA, sfruttando l’elevata affinità di due biorecettori peptidici biciclici (P1 e P2) sintetizzati ad-hoc per il riconoscimento del biomarcatore. Il biosensore si compone di una piattaforma costituita da microsfere magnetiche funzionalizzate con P1 e P2 capaci di sequestrare h-uPA presente nel campione in esame. Successivamente, un anticorpo, anch’esso specifico per h-uPA viene introdotto nel sistema per creare un immunocomplesso. Infine, un secondo anticorpo, cui è legato l’enzima fosfatasi alcalina (ALP), viene fatto reagire con l’immunosensore per affinità con il precedente anticorpo. La rilevazione avviene attivando l’enzima fosfatasi alcalina con il proprio substrato (1-naftil fosfato) la cui conversione a prodotto viene seguita per via elettrochimica (voltammetria differenziale ad impulsi). Dal responso elettrochimico si può determinare la concentrazione di analita, h-uPA. Questo biosensore, attualmente testato su campioni sintetici, sarà presto utilizzato per testare campioni biologici reali quali siero e sangue.