Abstract:
Pavese ha intrattenuto, lungo tutta la sua vita, uno stretto rapporto coi classici; alunno del liceo classico prima, studente universitario di lettere poi e curatore delle traduzioni dell’Iliade e dell’Odissea della Calzecchi Onesti durante gli anni di lavoro presso la casa editrice Einaudi. Tuttavia, il suo rapporto è stato, soprattutto durante gli anni del liceo, non solo ricettivo ma anche attivo. Infatti, durante l’anno della maturità, Pavese si misura con la traduzione delle Odi di Orazio, lavoro cui lui stesso riconosce l’importanza di un apprendistato poetico.
Lo scopo della mia tesi è quello di passare in rassegna la produzione pavesiana – concentrandomi soprattutto sulla prima stagione poetica – alla ricerca delle influenze che il lavoro di traduzione delle Odi e lo stretto rapporto con la tradizione classica possono aver lasciato nei suoi testi. I temi cui ho deciso di prestare maggior attenzione sono relativi alla resa e al ruolo del paesaggio, alla convivialità e alla funzione del vino e allo scorrere del tempo. Altri accenni coprono temi quali l’immagine della donna amata, l’amicizia ma anche il rapporto con l’attualità politica.