Abstract:
Questa tesi prende in esame le politiche linguistiche messe in atto dal Governo Iracheno nei confronti delle principali minoranze presenti nel Paese: curdi, turkmeni e aramei. Un’analisi storica comprendente l’arco temporale tra gli anni sessanta, con la salita al potere del Ba’th e la nascita della moderna Repubblica irachena nel 2003. Un’attenzione particolare è riservata alle attitudini dello Stato nei confronti di questi gruppi minoritari soprattutto per quanto riguarda l’aspetto linguistico, toccando gli ambiti della rappresentanza governativa, educazione e libertà d’espressione. La ricerca si avvale sia di fonti autorevoli, quali documenti ufficiali e provvedimenti emanati dal governo, sia risorse soggettive costituite da interviste rivolte a membri di tali minoranze con l’obiettivo di fornire una testimonianza diretta sul variegato panorama idiomatico dell’Iraq. Questo studio cronologico evidenzia come si sia arrivati all’attuale situazione sociolinguistica, che da una parte vede l’arabo dominare incontrastato, dall’altra l’implementazione di politiche linguistiche è volta alla tutela e preservazione del ricco patrimonio linguistico iracheno.