Abstract:
L’impegno cinese nei paesi dell’Africa subsahariana a supporto del settore sanitario ha assunto negli anni una notevole rilevanza, costituendo fin dall’inizio per la Cina un’efficace forma di diplomazia. Il presente lavoro riflette sull’evoluzione dell’Health Diplomacy cinese in Africa subsahariana, offrendo un’analisi dei principi guida su cui essa si fonda e delle modalità utilizzate dalla Cina per sostenere lo sviluppo dei sistemi sanitari locali. In particolare verranno messe in luce le profonde differenze di approccio adottate dalla Cina rispetto ai donatori tradizionali di aiuti allo sviluppo, sottolineando come essa abbia da sempre preferito instaurare rapporti bilaterali con i paesi beneficiari anziché aderire a pieno ai canali promossi dalle agenzie multilaterali. Il presente lavoro esaminerà poi le implicazioni della Nuova Via della Seta per quanto relativo al settore sanitario. Attraverso le dichiarazioni ufficiali di Pechino, si vuole dare dimostrazione del forte impulso dato al progetto dell’Health Silk Road e dimostrare se, e in che modalità, vi sia stato un effettivo accrescimento quantitativo o qualitativo dell’assistenza sanitaria destinata all’Africa subsahariana. Infine, si porrà attenzione agli effetti della pandemia di Covid-19. L’intervento finalizzato a contrastare la diffusione del virus ha comportato un ulteriore attivismo della Cina in Africa e ha di fatto rappresentato per Pechino un’importante occasione per accrescere il proprio soft power.