Abstract:
Nell’era della knowledge economy i differenziali di performance e la creazione di valore derivano dall’intangible book value: per catturarlo, stante la scarsa considerazione in bilancio, occorre stimare il capitale economico. Trattandosi di un valore volatile e rischioso, il presente lavoro indaga le problematiche connesse allo sviluppo e al trasferimento di competenze e risorse immateriali, con un focus sui Family Business. Nel corso del primo capitolo verrà disegnato il quadro degli intangibles (cd Capitale Intellettuale) e introdotta la Resource-Based Theory, che per prima individua nelle risorse aziendali, specie immateriali, la chiave del vantaggio competitivo. I filoni di studio successivi, affrontati nel capitolo due e basati su competenze e conoscenza, forniranno la base teorica per indagare l’intricato rapporto tra piano individuale ed organizzativo, al fine di comprendere in che modo un’organizzazione può creare, sviluppare, mantenere, coordinare ed accrescere un patrimonio di conoscenze, competenze e risorse che sia proprio e distinto dai singoli membri, sviscerando in tale contesto il tema dell’apprendimento. Il focus del capitolo tre saranno le piccole e medie imprese di matrice familiare, nelle quali il complesso di risorse e competenze (familiness) rischia di sfumare con l’uscita del/i leader, assieme al valore aziendale. Dopo aver individuato, nel capitolo quattro, il rapporto tra intangibles generici e avviamento e le criticità del metodo DCF, l’elaborato terminerà con un case study che analizza il modo in cui il private equity gestisce il passaggio generazionale, trasferendo Capitale Intellettuale e valore.