Abstract:
Gli studi sui movimenti sociali non-confessionali nei contesti politici consociativi mettono in luce i diversi ostacoli che essi devono affrontare per poter avere successo. Il caso dei tre grandi movimenti anti-establishment libanesi avvenuti prima del 2019 (la Rivoluzione dei Cedri del 2005, le proteste sull’ondata delle primavere arabe del 2011 e il movimento nato in risposta alla crisi dei rifiuti del 2015) dimostrano come il sistema politico confessionale stesso abbia influenzato e soppresso l’iniziativa popolare. Il movimento di protesta scoppiato il 17 ottobre 2019 si distingue da quelli precedenti per molti aspetti, che suggeriscono un superamento delle divisioni politico-confessionali da parte della società civile. Nella presente tesi si tenta di definire il movimento del 17 Ottobre analizzando le numerose definizioni della politica di contestazione proposte dalla letteratura. In seguito sono esposte le principali teorie dei movimenti sociali nei contesti politici confessionali e sulla base di queste sono illustrate le principali dinamiche e caratteristiche dei tre grandi movimenti di protesta anti-establishment precedenti al 2019. Infine si tenta di comprendere le dinamiche e le principali caratteristiche del movimento del 17 Ottobre, partendo da un’analisi delle cause che hanno portato allo scoppio delle proteste. Attraverso uno studio effettuato sui dati dei primi cinque mesi di contestazione, viene illustrato come la situazione di forte malcontento politico, sociale e, in particolare, economico si riflette sulla partecipazione popolare al movimento. Attraverso la tesi si può concludere che il passato di contestazione in Libano e la situazione di profonda crisi alla base del malcontento popolare hanno permesso a questo movimento di distinguersi sostanzialmente da quelli precedenti.