Abstract:
La nascita dello Stato Islamico ha segnato una nuova minaccia per la sicurezza globale. Le strategie militari convenzionali e non, come le tecniche di guerriglia o gli attacchi terroristici, si sono affiancate a strategie comunicative e ad un utilizzo della tecnologia tale da aver fatto scoppiare anche una guerra dell'informazione e cibernetica, oltre che a quella sul campo.
Nell'ambito dell'Isis, le varie strategie militari, che confluiscono in una guerra ibrida, sono interconnesse e si influenzano a vicenda: il seguente elaborato ha l'obbiettivo di confrontare questi sviluppi dal momento della proclamazione del califfato fino ad oggi, passando in rassegna l'evoluzione delle strategie belliche, comunicative e digitali dell'Isis e la risposta da parte della controffensiva sia sul campo militare che digitale.
In un mondo sempre più virtuale, veloce e dinamico, in cui la necessità di adattarsi è alla base della sopravvivenza, l'Isis ha imparato a stare sempre al passo con i nuovi mezzi di comunicazione e le novità informatiche, rendendoli delle vere e proprie armi da usare nel cyberspazio, riconosciuto dalla Nato come il quinto dominio di guerra. Questa analisi prenderà in considerazione le 'armi virtuali' e il loro utilizzo da parte dal 'califfato virtuale' nel corso del tempo, fino ad esaminare l'attuale presenza e le produzioni mediatiche nel Deep Web, mettendo in evidenzia le problematiche che le forze dell'ordine, l'intelligence, gli esperti e la società civile, ma anche la controparte terroristica, riscontrano in questo nuovo contesto.