Abstract:
Nell'elaborato analizzo lo sviluppo dell'agricoltura intensiva nel sud della Spagna e la sua dipendenza dalla manodopera straniera, in particolare quella marocchina. Con il passare del tempo, la contrattazione in origine assume una legislazione formale e viene presentato dalle istituzioni come uno strumento per controllare i flussi di manodopera straniera che si riversa nelle campagne andaluse in cerca di impiego. La narrativa ufficiale descrive tale tipologia di assunzione come la soluzione alle pessime condizioni in cui versano i braccianti stranieri impiegati senza contratto. Attraverso report di NGOs e interviste a rappresentanti sindacali e membri di associazioni locali, tento di portare alla luce quella che è la reale situazione. Le lavoratrici marocchine sono l'ultimo ingranaggio della filiera agroalimentare globale: fino a quando le grandi catene di supermercati avranno il potere di determinare i prezzi dei prodotti, gli agricoltori risparmieranno sulla manodopera avvalendosi di forza lavoro vulnerabile e a basso costo.