Abstract:
Non solo il nuovo coronavirus sta colpendo in modo in modo tutt'altro che democratico la popolazione, ma anche le misure per contrastarne la diffusione ne stanno ulteriormente amplificando l’impatto. I gruppi più vulnerabili sono maggiormente esposti ai rischi sanitari, economici, sociali e la pandemia sta agendo come lente d'ingrandimento e moltiplicatore di fragilità e bisogni pregressi.
All'interno di questa cornice contestuale, i servizi sociali comunali possono fungere da osservatori privilegiati dal momento che hanno continuato a garantire il proprio intervento, intercettando situazioni di bisogno e predisponendo risposte tempestive. Le assistenti sociali stanno, quindi, osservando e affrontando in prima persona, nel lavoro quotidiano, l'impatto dei meccanismi di vulnerabilità.
La presente ricerca ha, dunque, come obiettivo la comprensione e l'analisi degli strascichi sociali che la pandemia sta lasciando nelle vite degli utenti e di come i servizi sociali stiano agendo o possano agire per affrontare un panorama sociale incerto, continuando a promuovere uguaglianza tra le persone.
L’impatto differenziale della pandemia verrà illustrato e indagato attraverso il punto di vista di tre assistenti sociali comunali dell'Ambito di Grumello del Monte (BG). Ogni operatrice, in un incontro individuale con la ricercatrice, ricostruirà tre percorsi di aiuto particolarmente deviati dalla pandemia, relativi a tre forme di vulnerabilità: povertà economica, educativa e disabilità. Infine, alla luce delle loro esperienze professionali e di gestione dell'emergenza, in un focus group si rifletterà sul loro vissuto e sulle trasformazioni richieste al lavoro sociale in epoca pandemica.