Abstract:
Il 12 gennaio del 2019 è stato introdotto in Italia il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (CCII) in attuazione della legge delega n. 155 del 19 ottobre 2017. Il nuovo Codice della crisi di impresa è frutto del progetto elaborato dalla Commissione Rordorf ed è finalizzato a riformare in maniera organica la materia dell’insolvenza e delle procedure concorsuali nonché a favorire il precoce rilevamento della crisi di impresa.
L’input della riforma è proprio rappresentato dal contesto generale e internazionale odierno, il quale richiede un approccio più favorevole e propenso alla ricerca di strumenti di prevenzione della crisi e dell’insolvenza delle imprese allo scopo di evitare che la crisi degeneri in insolvenza o che l’insolvenza diventi irreversibile e pertanto lasciando la liquidazione come ipotesi residuale.
Gli strumenti messi in campo dalla riforma sono tanti; il principale di essi è l’istituito dell’allerta e della composizione assistita che ha la finalità di consentire l’emersione e la reazione tempestiva ai sintomi della crisi.
Ancora, l’obbligo di adottare un assetto organizzativo che sia in grado di monitorare ed individuare anticipatamente, in funzione prospettica, i segnali che possono preannunciare un’eventuale crisi.
In sintesi, la nuova impostazione normativa del Codice della crisi e dell’insolvenza è orientata all’anticipazione e alla risoluzione della crisi al fine di permettere all’imprenditore in stato di difficoltà di ristrutturarsi ed evitare così l’insolvenza.