Abstract:
Questa tesi ha come obiettivo analizzare i fattori antecedenti alla Guerra del Vietnam che portarono gli Stati Uniti a percepire il leader vietnamita Ho Chi Minh e il suo Fronte Viet Minh come un nemico, sebbene le loro relazioni nella prima metà degli anni '40 furono apparentemente positive. I decenni frenetici tra la seconda metà del 1800 e l'inizio del 1900 segnarono il Vietnam, che fu prima sottoposto all'imperialismo francese e in seguito al controllo dell'Impero Giapponese. Il desiderio d'indipendenza risvegliò varie personalità vietnamite, tra le quali Ho Chi Minh che in parte riuscì a esaudirlo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a seguito dei suoi viaggi in giro per il mondo, Ho Chi Minh vide negli Stati Uniti la chiave per liberare il suo paese, nonostante la sua carriera nell'Internazionale Comunista. Nel 1945 collaborò con l'Office of Strategic Services (OSS) americano in operazioni anti-giapponesi e, finita la guerra, dichiarò il Vietnam indipendente. Nel mentre, gli agenti OSS operanti in Indocina vennero ritirati, sebbene rimasero simpatizzanti per il neo-presidente e la sua causa. I francesi colsero l’attimo per riprendere il controllo sul territorio, portando alla prima Guerra d'Indocina. Come verrà dimostrato, la mancanza di una chiara politica estera americana riguardo l'Indocina, il loro sostegno graduale ai francesi, la crescente tendenza anticomunista e l'ambiguità di Ho Chi Minh determinarono come lo 'Zio Ho' divenne nemesi degli Stati Uniti.