Abstract:
L’elaborato finale si occuperà del tema del travestitismo nel cinema italiano dagli anni ’60 agli anni ’90. Si cercherà di analizzare la figura dei personaggi en travesti e la loro funzione all’interno delle pellicole, da spalla comica/grottesca a una funzione più sociale e progressista per i diritti LGBTIQ+. Inoltre vedremo come per via della cultura cinematografica ancora oggi si creda che il crossdressing sia considerata una pratica omosessuale quando invece dai diversi anni risulti essere praticato soprattutto da persone etero sessuali. Nel corso della tesi si analizzeranno diversi momenti storici del nostro paese e la rappresentazione dei travestiti nel cinema.
Nel primo capitolo si farà una panoramica generale di cosa si intenda col termine travestitismo e le varie differenze con i termini quali: Transessuale, transgender e drag queen (più vicino al travestitismo ma con finalità diverse).
Nel secondo capitolo si andrà ad analizzare il periodo post bellico e l’avvento del boom economico e come venissero rappresentati gli omosessuali in questo contesto. È proprio in questo periodo che travestitismo e omosessualità diventano sinonimi nella cultura italiana. In questo capitolo verranno presi in esame i primi film che giocano sulla confusione di genere, ma sempre in pieno rispetto della censura, per poi riuscire a raggirarla nel corso degli anni ’60 con l’avvento dei documentari sexy (girati in locali notturni europei con anche esibizioni di travestiti) e l’avvento della commedia all’italiana.
Nel terzo capitolo si vedranno invece i film soprattutto degli anni ’70, che subiscono le influenze politiche dell’epoca e delle rivoluzioni avvenute nel paese, non solo studentesche ma anche sessuali. Vedremo infatti le commedie che seguono il flusso della commedia all’italiana fino a giungere all’avvento della commedia erotica.
Nel quarto capitolo si prenderanno in esame gli ultimi film sul tema che uscirono nel corso degli anni ’80 e inizio '90, dove notiamo che la figura del travestito torna ad essere una macchietta all'interno delle commedie.
Nelle conclusioni si cercherà di tirare le somme di tutta la ricerca, spiegando che anche se con l’occhio contemporaneo i vari personaggi analizzati nel corso della serie possano essere meri stereotipi, quindi macchiette omosessuali o parodia delle donne, rappresentano non solo un interessante punto di vista di come la società italiana vedesse gli omosessuali travestiti (e di conseguenza anche le donne), ma rappresentano anche un passo avanti per la comunità lgbt in Italia che dal dopoguerra cerca di uscire dal silenzio dov’era stato relegato.