Abstract:
Per loro natura, le banche di credito cooperativo (BCC) sono considerate banche resilienti, radicate nel territorio di appartenenza attraverso un legame “personale” con esso, e storicamente associate al supporto dell’economia reale del nostro Paese. Un'ondata sempre maggiore di novità regolamentare, e soprattutto la legge di riforma del 2016, ha travolto il mondo delle bcc, come del resto tutte le banche che possono essere considerate “piccole”, a tal punto che in dottrina sempre più studiosi hanno iniziato a domandarsi se tutto questo corpus sia proporzionale ad una simile realtà. Invero, in un arco temporale di dieci anni, le BCC sono passate dall’essere le piccole banche del territorio senza fini di lucro, all’essere considerate significant banks, ossia banche significative con rilevanza sistemica, assoggettate alla vigilanza diretta della Banca Centrale Europea (BCE), e questo come sola ed unica conseguenza di essere aderenti ad un Gruppo bancario cooperativo (GBC), creato ad hoc come risposta ad esigenze di pubblico interesse, che parte della dottrina, come vedremo, non ha esitato a criticare.