Abstract:
Lo Cāngjié piān 蒼頡篇, uno dei primi prototipi di vocabolario della storia cinese, fu scritto da Lǐ Sī 李斯, primo ministro della dinastia Qín (Qíncháo 秦朝, 221 – 207 a.C.), e la tradizione afferma che avesse la funzione di testo per l’istruzione elementare allo scopo di insegnare la lettura e il nuovo stile di scrittura unificato. Durante la successiva dinastia Hàn (Hàncháo 漢朝, 202 a.C. – 220 d.C.) l’opera venne rimaneggiata più volte e assunse un ruolo importante all’interno dell’istruzione primaria, influenzando anche la stesura e la struttura di testi affini successivi. Nonostante ciò, l’opera venne perduta nel periodo compreso tra la dinastia Táng (Tángcháo 唐朝, 618 – 907 d.C.) e la dinastia Sòng (Sòngcháo 宋朝, 960 – 1279 d.C.) e non giunse quindi a noi fino al ritrovamento di alcuni manoscritti all’inizio del XX secolo. In seguito ad una breve introduzione dell’opera, questa tesi si concentrerà sull’analisi del relativo stato dell’arte attraverso la traduzione di alcuni articoli accademici che trattano dell’argomento; in questo modo si avrà l’occasione di approfondire maggiormente la struttura e i contenuti dell’opera attraverso le ricerche compiute sui vari manoscritti ritrovati. Verranno infatti tradotti sia articoli che trattano di essa a livello generale sia altri che approfondiscono in maniera specifica alcuni dei manoscritti. Attraverso questa analisi si cercherà di capire le reali caratteristiche dell’opera e di verificare se queste coincidano con quanto tramandato dalla tradizione.