Lo Street artist come imprenditore: dalla ribellione allo sviluppo di un modello di business sostenibile

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dc.contributor.advisor Lazzaro, Elisabetta it_IT
dc.contributor.author Zanazzi, Beatrice <1994> it_IT
dc.date.accessioned 2021-04-12 it_IT
dc.date.accessioned 2021-07-21T07:10:34Z
dc.date.available 2021-07-21T07:10:34Z
dc.date.issued 2021-04-27 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/18596
dc.description.abstract Gli artisti che si occupano di Street art sono visti, nell’immaginario comune, come uomini e donne che hanno fatto della strada la loro grande casa, che si spostano di continuo sempre alla ricerca di un nuovo muro su cui lavorare imprimendo immagini e massaggi che ci permettano in parte di comprendere le loro anime. È una ricerca costante che non muore mai dentro di loro e che li porta all’avventura. Agli inizi del loro percorso la parola chiave che li configurava era “trasgressori” e forse, ancora oggi, taluni li considerano alla stregua di criminali imbrattatori. Ma da dove nasce la Street art? Quali sono stati i suoi sviluppi? Come è riuscita ad inserirsi nel mercato dell’arte contemporanea? Come hanno fatto questi artisti di strada a trasformarsi da trasgressori ad imprenditori di se stessi? L’ultima domanda diviene il filo conduttore di questa dissertazione in cui ci si interroga continuamente cercando di comprendere qual è per l’artista la strada migliore da intraprendere per fare progredire la propria arte sia a livello creativo che a livello economico. Seppure per un artista risulti poco romantico e addirittura talvolta difficile da sopportare parlare dell’aspetto economico riguardante la propria arte, ciò diviene una necessità impellente per poter comprendere innanzitutto come sopravvivere e allo stesso tempo come evolversi e fare in modo che la pratica artistica diventi per essi una vera e propria occupazione. Ecco allora che diventa fondamentale sviluppare modelli di business sostenibili per questi artisti; tuttavia, poco è stato scritto su come possono essere raffinati o contestualizzati nell’ambito delle arti visive e ancora più in particolare per la Street art. Con poca o nessuna formazione aziendale, è improbabile che gli artisti visivi possiedano le competenze e le conoscenze necessarie per intraprendere la modellazione aziendale utilizzando strumenti generici. Per questo motivo attraverso interviste semi-strutturate si è cercato di dare vita ad un adattamento del famoso modello di Osterwalder e Pigneur (2010), il Business Model Canvas, a beneficio degli artisti presi in considerazione. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Beatrice Zanazzi, 2021 it_IT
dc.title Lo Street artist come imprenditore: dalla ribellione allo sviluppo di un modello di business sostenibile it_IT
dc.title.alternative Lo Street artist come imprenditore: dalla ribellione allo sviluppo di un modello di business sostenibile it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2019-2020, sessione straordinaria LM it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 870082 it_IT
dc.subject.miur SECS-P/03 SCIENZA DELLE FINANZE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Beatrice Zanazzi (870082@stud.unive.it), 2021-04-12 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Elisabetta Lazzaro (elisabetta.lazzaro@unive.it), 2021-04-26 it_IT


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