Abstract:
Questa tesi è suddivisa in tre capitoli:
Il primo capitolo è volto ad introdurre l’interlocutore al mondo della finanza islamica che si differenza da quella tradizionale per diversi aspetti. Le principali fonti giuridiche sono il Corano e la Sunna, oltre a queste, ve ne sono delle altre, tuttavia, sono di minore rilevanza e sono consultabili solo qualora quelle precedentemente citate non fossero sufficienti a dare delle corrette indicazioni rispetto ad una situazione. La finanza islamica inizialmente era circoscritta a realtà economico-finanziarie esclusivamente di Paesi a maggioranza musulmana, oggi invece, si sta evolvendo e sta acquisendo una forte rilevanza all’interno del sistema finanziario mondiale. Questa espansione non riguarda solo i paesi del Medio Oriente, ma anche l’Europa e gli Stati Uniti d’America, per questo è importante conoscerla e saper valutare se gli aspetti che la differenziano dalla finanza tradizionale sono favorevoli o limitanti.
Il secondo capitolo servirà a descrivere gli aspetti del trading finanziario, secondo la Shariah e ad illustrare una funzione finanziaria che servirà nel capitolo successivo per comparare un investimento tradizionale con quello islamico.
Il principale divieto nelle operazioni di finanza islamica è quello di ricevere Riba, ovvero gli interessi o pagare lo SWAP, per ovviare a questo divieto, il diritto islamico prevede delle alternative contrattuali di remunerazione che rendono l’investimento attrattivo ugualmente.
In conclusione, l’obiettivo principale di questa tesi è dimostrare la convenienza o meno di un investimento alternativo a quello tradizionale, disciplinato da forti vincoli religiosi che per certi aspetti si avvicinano a quelli previsti per la finanza etica.