Abstract:
Questa tesi tratta soprattutto un particolare aspetto del deposito legale, ovvero la transizione dell’istituto dal solo cartaceo alla tutela di forme editoriali elettroniche (culturali, accademiche e sociali) su supporto fisico o in Rete, tenendo conto di una rivoluzione tecnologica che negli ultimi vent’anni ha trasformato radicalmente i paradigmi legati alla diffusione della ricerca scientifica e il mercato delle pubblicazioni. Queste risorse elettroniche, canalizzate in archivi Open Access o in abbonamento, disciplinari o istituzionali, in piattaforme commerciali o in social network accademici, hanno stravolto le forme di consumo, distribuzione, promozione e vendita dell’editoria tradizionale, costituendo un ricco mare magnum online in cui è però necessario navigare ‘a vista’, sapendo distinguere tra fonti più o meno accreditate, consci delle problematiche connesse al diritto d’autore, all’oblio e alla privacy. Un'attenzione tutta particolare deve essere riservata alle misure conservative, che gli istituti adibiti alla raccolta devono operare fin dall'acquisizione per evitare la perdita del patrimonio digitale, memoria culturale collettiva tecnologicamente fragile ed evanescente. Compito del deposito legale, quello di preservare questa preziosa risorsa informativa per garantirne tutela, bibliografia e accesso attraverso forme di raccolta automatica (harvesting) e sistemi interoperabili, una presa di coscienza necessaria che relativamente alla Rete rimane, per l’Italia, sancita dalla legge, ma non ancora attiva, con forme di acquisizione e sperimentazione volontarie che si trascinano da oltre quattordici anni e politiche di finanziamento inesistenti.