Abstract:
L’elaborato spiega come un nuovo virus, il COVID-19 abbia pesato sull’economia italiana, causando ed evidenziando significative criticità nell’ambito turistico e culturale.
La trattazione si apre descrivendo l’entità della crisi sanitaria ed i relativi effetti nella società, in un’analisi PESTE, termine con il quale si fa comunemente riferimento ad un approfondimento del campo politico, economico, sociale, tecnologico e ambientale. A questo proposito s’inquadra il panorama italiano, andando ad accentuare la resilienza dell’imprenditoria del settore, laddove quest’ultima ha saputo organizzare la riapertura al pubblico in sicurezza.
Come elementi di salvaguardia del settore si identificano due tipologie di turismo in particolare. Di taglio convenzionale è il turismo dei borghi finalizzato a riscoprire le bellezze del territorio valorizzando gli antichi paesi custodi dell’eredità culturale della nostra tradizione.
Di stile più innovativo e al passo con i tempi, leggeremo, invece, del turismo virtuale nelle sue molteplici declinazioni. Incoraggiando la mobilità in formato digitale, esso ha regalato nuove esperienze ai fruitori dei tour guidati online, realizzando, su piattaforme informatizzate, eventi di portata internazionale dove riunire appassionati di musica, enogastronomia, arte e beni culturali. Nuove forme alternative al turismo tradizionale iniziano dunque a farsi strada calvando l’onda del lockdown per pubblicizzare i propri servizi.
Infine un capitolo conclusivo affronterà una tematica di grande interesse di questi ultimi tempi: il turismo relazionato con la fauna selvatica. Dopo aver evidenziato gli impatti dell’overtourism nella rigenerazione della biodiversità, si evidenziano i benefici che il lockdown ha apportato alla fauna selvatica, la cui mediatizzazione ha contribuito a risvegliare l’interesse per il turismo naturalistico e per l’osservazione degli animali in natura.