Abstract:
Questo lavoro si concentrerà sul declino dell'ultima dinastia imperiale Cinese, i Qing. Più precisamente, dall'inizio del dicianovesimo secolo alla creazione della prima Reppublica Cinese in 1912. Questo peridodo è stato un momento cruciale nella trasformazione della Cina da un Impero tradizionale protezionistà e concervatore a uno Stato-nazione moderno, attore pienamente coinvolto nella vita politica internazionale della sua epoca. La transizione tra i due è stata il risultato di multipli fattori storici e culturali. L'implicazione dei paesi Europei nello sviluppo del commercio tra l'Asia Orientale e l'Occidente ha provocato un shock culturale per la Cina, considerata dai suoi pensatori confuciani come il centro civilizatore del Mondo, verso le nuove potenze imperialiste dell'Europa e dei Stati-Uniti. Un shock che ha portato alla Cina la realizzazione della sua debolezza contro le forze armate e giuridice dell'Ovest durante le due Guerre dell'Oppio o quando la Cina era stata forzata a ratificare i Trattati Ineguali durante la seconda metà del XIX secolo. Questo periodo ha visto figure pionieristiche maifestarsi, come il commissario Lin Zexu o il diplomatico Qying che hanno avviato una forma di diplomazia più moderna, con lo studio del Diritto Internazionale Occidentale, o la comprensione degli usi politici Europei. Negli anni seguando la seconda Guerra dell'Oppio, pensatori e rapresentanti Cinesi hanno avuto accesso ai lavori dei teorici liberali occidentali, attori privati hanno investito nelle imprese straniere in Cina e il governo imperiale ha considerato la necessità di riformare la politica interna e straniera del paese. Dopo l'umiliazione dei Trattati inueguali, la Cina era stata instabile, politicamente fragile e il pottere imperiale a Beijing conosceva una crisi di legitimità e di corruzione. Questa situazione ha avuto conseguenze terribile per la populazione, già turbata dai confliti. Ha permesso la crescente importanza di movimenti settari e dissidenti come i Taiping in tra 1850 e 1864, o i Boxers tra 1899 e 1901. L'apparente incapacità per la Cina a iniziare il suo svolgimento verso la modernità, dopo il fallimento delle due prove dell'Movimento di auto-cultivazione e della Riforma dei Cento Giorni nelle ultime decenni del secolo sotto l'impulso di visionari e utopisti come Tso Tsung-T’ang, Li Hung-chang e K'ang Yu-wei, ha rafforzato il bisogno della Cina per riforme economici e instituzionali. Pensatori come Yan Fu o, più tardi, Liang Qichao, hanno tradoto e adattato il penso dei teorici occidentali come Adam Smith, John Stuart Mill o Herbert Spencer alla situazione Cinese. Per i riformisti e i revoluzionari, la sopravivenza del loro paese si troveva nele teorie liberale occidentale. È cosi che, nella fine dell'dicianovesimo secolo fino alla creazione della Republica Cinese, le teorie liberale e liberalistiche occidentale si sono viste adattare e trasformare dai pensatori e reformisti Cinesi per rispondere alla crisi di legitimità politica e economica della Cina.