Abstract:
I ‘saloni d’onore’ costruiti con frequenza nei palazzi di Venezia e nelle ville venete a partire dalla seconda metà del Seicento sono spazi pubblici di fondamentale importanza all’interno delle dimore veneziane, usati come saloni da ballo, sale per l’esecuzione musicale, stanze in cui ricevere ospiti e tenere incontri diplomatici. Obiettivo di questo lavoro è quello di capire la motivazione della loro consistente presenza nelle residenze dei patrizi veneziani, sia urbane che rurali, tra Seicento e Settecento.
La tesi esamina questi ambienti nel contesto europeo delle corti, delle residenze reali e nobiliari costruite e trasformate a partire dal Seicento, e delle tradizioni festive e musicali della società europea del tempo. I grandi saloni sorti in area veneta tra Sei e Settecento testimoniano l’allineamento del patriziato di vecchio e nuovo ordine alle consuetudini e alle mode europee del tempo.
Dopo il censimento degli esempi presenti in area veneta, considerando una serie di caratteristiche formali e pratiche di questi ambienti al fine di delineare aspetti comuni o eventuali peculiarità, si esaminano alcuni esempi ritenuti più rilevanti al fine di tracciare un’evoluzione fino alla prima metà del Settecento. Ciò che distingue gli esempi considerati dai saloni già esistenti in precedenza in alcune ville della terraferma è la funzione rappresentativa, assunta prendendo a modello gli esempi europei.