Abstract:
L’obiettivo che il presente lavoro si prefigge è l’analisi delle differenze tra esperienze di teatro sociale bottom-up rispetto a quelle top-down. In seguito all’indagine della storia del teatro sociale, è possibile individuare una definizione di suddetta pratica, che ha l’obiettivo di utilizzare strumenti e tecniche teatrali per favorire l’integrazione tra i cittadini e alleviare la condizione di disagio sociale. Successivamente si prende in analisi il concetto di Welfare State, dalla sua nascita alla sua evoluzione fino al Cultural Welfare State, al fine di evidenziare l’importanza della cultura e della pratica artistica per il benessere fisico e mentale dei cittadini. Parte centrale della ricerca è la presentazione e il confronto di sei casi studio. I primi tre progetti si inseriscono nella categoria bottom-up, definita tale poiché si caratterizza per la volontà delle singole compagnie di lavorare attivamente nell’ambito sociale, dopo aver identificato autonomamente una situazione di disagio nel territorio. Gli altri tre rientrano nella categoria top-down, in quanto nati dalla partecipazione a bandi pubblici, emanati con il fine di intervenire a livello specifico su tematiche e contesti prestabiliti da parte delle amministrazioni pubbliche. Dopo aver individuato i principali punti di incontro e di divergenza, si passa a una riflessione generale sulle problematiche che il teatro sociale deve affrontare quando entra in relazione con la politica e i bandi pubblici.