Abstract:
Il clima di pace e di rapida crescita economica che ha conosciuto il mondo a partire dalla seconda metà del XX secolo ha permesso all’industria turistica di prosperare, contribuendo in maniera rilevante alla crescita economica nazionale. Tuttavia, il turismo dipende in misura rilevante dalle condizioni dell’ambiente esterno e la crescita economica, attraverso uno sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, ha generato un aumento dei disastri naturali, rendendo le destinazioni insicure e minacciando la sopravvivenza del turismo stesso. La Cina, grazie alle sue enormi risorse turistiche di carattere naturale, culturale e storico, sta emergendo come una delle principali destinazioni turistiche mondiali. Tuttavia, trattandosi di uno dei paesi più grandi al mondo, il territorio nazionale presenta caratteristiche morfologiche e climatiche variegate che lo rendono altamente vulnerabile ad un’ampia gamma di disastri naturali. La provincia del Sichuan situata al suo interno riflette pienamente i vantaggi e le contraddizioni del modello di sviluppo economico e turistico nazionale. Il terremoto di magnitudo 8.0 avvenuto nella contea di Wenchuan il 12 maggio 2008 ha obbligato il Sichuan e la Cina a rivedere il loro modello di sviluppo economico. Il turismo è stato duramente colpito dal sisma, ma ha rappresentato anche una delle industrie su cui si è focalizzata la ricostruzione e lo sviluppo a lungo termine delle comunità colpite. Infatti, l’enorme domanda turistica nazionale e mondiale ha reso il turismo un’industria altamente resiliente ai disastri naturali, e grazie alla sua alta remuneratività e capacità di preservare le risorse naturali e culturali da cui trae i suoi profitti, è diventata un’industria non solo in grado di contribuire alla crescita economica regionale, ma anche di salvaguardare il patrimonio naturale e culturale, riducendo così la vulnerabilità ai disastri naturali.