Abstract:
Tra le varie opere con cui mi sono rapportato, credo che il racconto breve "Il libro dei morti" sia un esempio completo ed esaustivo delle tematiche tipiche della poetica di Kawabata Yasunari.
Partendo da un'analisi generale con varie provocazioni a livello interpretativo, si arriverà ad una proposta di traduzione del racconto, ad oggi inedito in Italia.
L’analisi si diramerà in diverse sezioni in cui verrà presentata, ad esempio, l’immagine della donna all’interno delle opere dell’autore, passando poi ad una disamina sulla forza degli sguardi (riferendosi alle teorie sul gaze formulate nei Gender Studies), arrivando a descrivere la struttura e la lingua del racconto e le conseguenti difficoltà di traduzione in una lingua occidentale per concludere con la visione di vita e morte all’interno della filosofia letteraria dell’autore.
Di seguito a tutto questo, il punto centrale sarà una domanda a cui si tenterà di dare risposta ovvero: nella letteratura kawabatiana i personaggi dei racconti riusciranno a trovare una via di salvezza? Quali le modalità apprese dai protagonisti per superare le situazioni spesso drammatiche cui il fato li ha posto dinnanzi?
Ricercando anche tra fonti specifiche di ambito spirituale-religioso per rispondere a tali quesiti, si cercherà di mettere in evidenza quanto il buddhismo, nonostante fosse oggetto di scherno per l’autore, sia in un modo o nell’altro un punto centrale nella poetica di Kawabata.