Abstract:
L’idea iniziale della tesi nasce con la pubblicazione del D. Lgs. 14 del 2019 che contiene il nuovo Codice di Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Tale decreto ha la funzione di disciplinare le situazioni critiche di inadempimento del debitore che andranno poi a sfociare nell’insolvenza se non vengono adottati dei provvedimenti adeguati.
La prima parte della tesi descrive quali sono gli obiettivi principali del nuovo Codice, ovvero la rilevazione anticipata della crisi e dell’insolvenza e di evitare la perdita della continuità aziendale. Questi tre concetti sono stati ridefiniti e chiariti per poter capire meglio il significato, la gravità e la modalità di comportamento, ma anche il metodo e la strategia di risanamento da attuare e a quale organo competente rivolgersi nel caso in cui ci si trovi in uno di questi stadi.
Dopo una prima parte introduttiva che descrive le caratteristiche formali del Codice, sono state analizzate le possibili soluzioni per il superamento della crisi, le quali si ricavano attraverso tre strumenti: il piano di risanamento, gli accordi di ristrutturazione dei debiti e il concordato preventivo.
La seconda parte della tesi, invece, descrive ed elenca quali sono gli indicatori specifici che il nuovo Codice ha inserito. Questi indici segnalano gli squilibri e l’eventuale possibilità che si verifichi o meno la crisi e vengono rapportati alle caratteristiche dell’impresa e dell’attività settoriale che viene svolta. Questi indicatori sono elaborati ogni tre anni dal (CNDCEC) e approvati dal Ministero dello sviluppo economico, prendendo in considerazione le classificazioni stilate dall’ISTAT.
Gli indicatori in questione sono sette che possono essere divisi in due categorie: due indici sono applicabili a tutte le imprese, mentre i restanti sono specifici per il settore di appartenenza. Gli indici generici sono il patrimonio netto negativo e il Debt Service Coverage Ratio (DSCR) previsionale a sei mesi, invece quelli di settore sono l’indice di ritorno liquido dell’attivo, di liquidità, di sostenibilità degli oneri finanziari, di adeguatezza patrimoniale e di indebitamento previdenziale e tributario.
Tra le novità di maggior rilievo introdotte dal Codice vi è l’Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI) che ha un ruolo centrale nella procedura di allerta e di emersione anticipata delle difficoltà economiche e finanziarie dell’imprenditore con riguardo alle obbligazioni assunte.
Successivamente al verificarsi di determinati episodi allarmanti o al calcolo degli indici con risultati poco favorevoli, vengono effettuate le segnalazioni, mediante posta elettronica certificata o raccomandata, le quali cambiano in termini di tempistiche e di procedure a seconda dei soggetti che le avviano.
La terza parte che viene affrontata nella tesi riguarda l’analisi per indici, utilizzando quelli specifici previsti dal nuovo Codice, applicati ad un campione di società italiane di commercio al dettaglio di calzature e accessori. Il risultato mostrerà se le società di questo specifico settore sono in crisi e quelle che secondo gli indicatori risultano a rischio, verranno confrontate con lo Z-Score, il quale darà ulteriormente conferma se l’impresa in questione è o meno prossima al fallimento.
L’obiettivo principale della tesi è quello di analizzare il nuovo Codice di Crisi d’Impresa, descrivendo le varie novità che sono state introdotte, e di applicare gli indicatori di crisi ad uno specifico settore, verificando se la scelta degli indicatori è stata valida. La conferma verrà derivata dal calcolo degli indici: se questi si dimostreranno conformi a quelli dello Z-Score si dedurrà l’efficacia degli stessi; in caso contrario si proverà a dare ragione dell’incongruenza.