Abstract:
E’ proprio dalla disamina storica riguardante il concetto stesso di sostenibilità e di sviluppo sostenibile, le discussioni e i trattati a livello internazionale che inizia questo lavoro, che ha come obiettivo ultimo quello di fare il punto sulla rendicontazione in ambito non finanziario all’interno del sistema bilancio, in Italia obbligatoria per alcune imprese ed gruppi di grandi dimensioni a partire dal 2017.
Gli ultimi paragrafi del primo capitolo, riprendendo le priorità definite dall’ultimo importante documento pubblicato sul tema della sostenibilità rappresentato dall’Agenda 2030 e i suoi 17 Sustainable Development Goals, vuole fornire una breve panoramica sui dati odierni legati ai fondamenti dello sviluppo sostenibile e all’azioni che stanno trasformando l’ambito finanziario per aumentare l’attenzione e la consapevolezza verso le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance).
I successivi capitoli approcciano il tema andando ad approfondire a livello micro le problematiche analizzate in precedenza, individuando nelle imprese il vero motore del cambiamento, capaci con le loro azioni di spingere la politica ed i cittadini ad intraprendere più velocemente e nella maniera più concreta possibile i target previsti dall’Agenda 2030.
Per potere intraprendere un processo serio di cambiamento è necessario partire dalla rendicontazione dei dati, che per quanto riguarda le tematiche di carattere non finanziario deve unire dati sia tipo quantitativa che, spesso, di tipo qualitativo. L’analisi del secondo capitolo si contrerà principalmente sull’utilizzo degli standard promossi dalla Global Reporting Iniziative e dello schema di report integrato sviluppato dall’IRCC che rappresentano i due più recenti e sviluppati modalità di rendicontazione in ambito non finanziario.
Il focus di questo lavoro è rappresentato dal terzo capitolo, tramite l’introduzione e l’analisi del decreto legislativo n.254 del 30 dicembre 2016 che, recependo quanto richiesto dalla direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo introduce, nel contesto italiano, l’obbligatorietà della rendicontazione sulle tematiche di carattere non finanziario e sulla diversità per alcune imprese e gruppi di grandi dimensioni. Una breve disamina sarà effettuata su come la direttiva europea sopracitata sia stata recepita all’interno del sistema legislativo spagnolo e francese, in un’ottica di integrazione dei sistemi di reporting a livello europeo.
Infine, l’ultimo capitolo, vuole avere una valenza più applicativa, per capire a livello pratico come la rendicontazione obbligatoria prevista del decreto 254/2016 venga applicata dalle imprese. L’analisi ricade su quattro diverse imprese, due Società per Azioni quotate in borsa e due aziende che sono considerate Enti Pubblici di Interesse Rilevante e per questo obbligate a procedere con la rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario. La scelta del settore dell’energia è stata fatta poiché il tema di un’energia più pulita e rinnovabile è centrale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.