Abstract:
Negli ultimi anni l’attenzione rivolta alla questione della sostenibilità ambientale, da parte sia delle aziende che dei consumatori, è cresciuta considerevolmente e ne sono state messe in evidenza molteplici sfaccettature: l’interesse verso scelte di consumo responsabili sarà sempre più presente e, di conseguenza, la stessa sensibilità del tessuto produttivo privato, nei confronti di questo argomento, diventa quasi una conditio sine qua non per poter continuare a operare nel mercato; essere sostenibili in toto risulta essere sempre più importante. Nello specifico, è stato progressivamente portato a conoscenza del largo pubblico il grave impatto che l’uso eccessivo e senza vie di mezzo dei packaging convenzionali sta avendo: nella packaging industry la necessità di intervento è prioritaria e quest’ultima sta conquistando terreno rapidamente nelle agende delle imprese, soprattutto in quelle delle aziende facenti parte del settore dei beni di largo consumo. Lo stesso avvento dell’e-commerce ha comportato un aumento esponenziale del quantitativo di imballi usati, tanto che anche i colossi dello shopping online hanno sottolineato, a più riprese, la necessità di instaurare un nuovo paradigma. Tutti gli attori del sistema economico sembrano aver compreso la serietà del problema: anche gli stessi consumatori. A conferma di ciò, si riporta a seguire un semplice esempio: secondo l’Osservatorio Immagino i fenomeni di consumo, che hanno evidenziato le maggiori crescite in Italia durante lo scorso anno, sono stati quelli legati alla comunicazione, da parte delle imprese, di confezioni più green. Gli eco-pack potrebbero, quindi, essere considerati un fattore chiave per gli acquisti nonché un ingrediente dei prodotti stessi. Quanto sin qui affermato si colloca in un contesto ben più ampio e in evoluzione, ossia quello della circular economy e della graduale transizione verso un’economia progettata per autorigenerarsi: si sta avviando un cambiamento sistemico volto all’implementazione di un approccio circolare sia a livello globale che a livello locale, sia nelle grandi imprese che nelle piccole aziende, sia a livello di organizzazione che a livello di singolo individuo. Le aziende più all’avanguardia nel settore del packaging possono essere incluse tra i pionieri della circular economy: ne rispettano e seguono i principi cardine. Da tali considerazioni nasce questo lavoro, il cui obiettivo è analizzare il tema del packaging green, sia lato industria e distribuzione che lato consumatore, nel contesto, sempre più attuale, dell’economia circolare e avvalorare il suo ruolo essenziale quale filo conduttore dei closed-loop packaging system: a tal fine, si è ritenuto necessario studiare l’argomento sia in via teorica e generale sia in modo più pratico e concreto, conducendo un’indagine esplorativa attraverso la somministrazione di un questionario autocompilato, volto a indagare la nuova consapevole attenzione dei singoli soggetti verso l’ecosostenibilità degli imballaggi. Nel primo capitolo si definisce in modo dettagliato il concetto di circular economy e se ne presentano i principi cardine e i framework che sanciscono la netta differenza tra questo modello e quello dell’economia lineare, esaminando anche quanto sta accadendo in Italia e quali sono gli ostacoli che stanno rallentando la transizione verso il nuovo paradigma. Il secondo capitolo entra nel vivo della questione, analizzando tutto ciò che riguarda i closed-loop packaging system dal punto di vista dell’industria e della distribuzione. Nel terzo capitolo la prospettiva si sposta e si focalizza l’attenzione sui consumatori e sui loro comportamenti in materia di eco-pack, presentando i concetti di green consumerism, green consumer ed environmentally-friendly behaviour. Nel quarto capitolo, infine, vengono presentati i risultati dell’indagine di cui sopra e si confrontano questi ultimi con quanto esposto in via teorica.