Abstract:
Nonostante le numerose battaglie affrontate nel corsi degli ultimi decenni per la salvaguardia dei diritti umani, la violenza di genere contro la donna e la violenza domestica è ancora un fenomeno drammaticamente diffuso globalmente, che, secondo i dati raccolti, colpisce una donna su tre almeno una volta nella vita. Una prima risposta concreta a favore delle vittime, che pone le basi per il raggiungimento del cosidetto "gold standard", emerge con due strumenti dell'organizzazione internazionale delle Nazioni Unite: la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna e più specificatamente la Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne. Avvicinandoci sempre di più al nostro contesto italiano, è vitale menzionare la Convenzione promossa dal Consiglio d'Europa: la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Uno dei paesi ratificanti della Convenzione di Istanbul è l'Italia, la quale si è posta come Paese promotore dei diritti delle donne e della protezione delle vittime, cercando di migliorare il proprio ordinamento, partendo dalla modifica o abrogazione di alcuni articoli del Codice Rocco, alla ratifica del recentissimo Codice Rosso. Nonostante l'impegno assunto dall'Italia, sono ancora numerose le lacune nel sistema di protezione delle vittime, evidenziato dall'emergere dell'emergenza sanitaria Covid-19.