Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è analizzare come l'impostazione istituzionale e ideologica della dittatura militare argentina (1976-1983) abbia influenzato la politica estera e relazioni internazionali del paese negli anni del suo governo, attraverso lo studio di due casi emblematici di dispute internazionali avvenuti durante il suddetto periodo: il conflitto del Canale del Beagle contro il vicino Cile e la Guerra della Falklands/Malvinas contro la Gran Bretagna. Verrà ripercorsa la storia del paese a partire dagli anni Trenta del Novecento quando è avvenuto il primo golpe militare moderno, fino all’avvento del Proceso de Reorganización Nacional nel 1976, per comprendere come il paese sia arrivato a vivere uno dei periodi più bui della sua storia. Si parlerà, anche, delle istituzioni militari e della loro funzione nel delineare la politica estera, identificandone i tratti caratteristici. Successivamente, si tratteranno nello specifico le due dispute territoriali: la loro origine, l’andamento delle negoziazioni, l’escalation militare e tutto ciò che è utile per avere un quadro completo sugli avvenimenti legati ad esse. Per ultimo, verrà prodotta un’analisi comparativa dei due conflitti con il fine di dare risposta ai tre quesiti fondanti di questo lavoro: perché la Junta Militar non è riuscita a portare avanti delle negoziazioni fruttuose con nessuno dei due contendenti? Perché accettare i costi di una guerra contro la Gran Bretagna e invece ritirare all’ultimo momento l’offensiva militare contro il Cile? Ma soprattutto, la militarizzazione di queste due dispute è attribuibile alla forma di governo autoritaria del Proceso? Nel contesto delle negoziazioni internazionali si applicherà la logica del Two-Level Games (Putnam, 1988), mentre per quanto riguarda la valutazione costi/benefici e il processo decisionale in situazioni di rischio si prenderà in considerazione la Prospect Theory (Kahneman e Tversky, 1979). Infine, si cercherà di spiegare il perché dell’uso della forza in politica estera e come questo sia legato o meno alla forma di governo militare autoritaria, grazie agli apporti di diversi autori (Mares, 2001; Lai e Slater, 2006; Weeks, 2012).