Abstract:
L’elaborato si pone l’obiettivo di delineare il contesto storico-culturale dell’evoluzione del Graffiti writing e della street art, facendo particolare attenzione alla sua diffusione in Italia, per poi analizzare quantitativamente l’inserimento di questa fervente ramificazione all’interno del sistema dell’arte e dei meccanismi del mercato dell’arte internazionale. A seguito di un primordiale interesse datato al decennio degli anni Ottanta, si dovrà attendere l’arrivo degli anni Duemila per constatare compravendite considerevoli e rilevanti: in particolar modo, grazie ad alcuni interventi del rinomato street artist Banksy, a partire dal 2005 il mercato si è affacciato nuovamente verso tale movimento artistico, dimostrando un rinnovato spirito speculativo e di commercializzazione. Questa tesi indaga dunque la collocazione dell’arte di strada italiana all’interno delle percentuali di fatturato del mercato contemporaneo, dove sembrerebbe ancora relegata ad un ruolo minoritario, probabilmente a causa delle dimensioni ridotte del mercato nazionale ma anche per l’impatto che ne deriva e che si protrae sulla piazza globale, nonostante le opere di alcuni nostri esponenti come Blu, Tvboy, Ericailcane e Alice Pasquini vengono apprezzate, conosciute e richieste in tutto il mondo.