Abstract:
L’Ultima Cena collocata nel presbiterio della Chiesa dei Santi Apostoli di Venezia è l’unica opera datata e firmata da Cesare da Conegliano. Partendo da tale dipinto è stata analizzata la misteriosa figura dell’artista, attivo a Venezia nella seconda metà del Cinquecento. Il presente studio mira alla ricostruzione della fortuna critica legata all’artista, caratterizzata da malintesi e superficialità. Il sostanziale disinteresse da parte della critica ha portato all’accettazione di errori interpretativi e stravaganti attribuzioni. Il fine di tale analisi consiste nello stabilire una solida base di conoscenze storico-artistiche atte alla comprensione del pittore e del suo operato, in modo da rendere possibile la sicura partenza per un possibile futuro approfondimento.
Grazie alla ampia ed approfondita ricerca d’archivio è stato possibile trovare interessanti documenti legati alla commissione dell’Ultima Cena dei Santi Apostoli. Tale analisi ha portato alla formulazioni di ipotesi concernenti l’importante ruolo artistico ricoperto da Cesare da Conegliano.
L’elaborato si concentra inoltre sulla cultura artistica e gli influssi a cui il pittore venne esposto. Le opere proposte, tra le quali alcune inedite, tradiscono l’influsso della cerchia di Tiziano, ed in particolare di Cesare Vecellio. Alquanto evidenti inoltre appaiono le contaminazioni stilistiche di Leandro e Francesco Bassano.