Abstract:
Lo scopo di questa tesi è triplice. Ovvero, quello di presentare un nuovo metodo di analisi antropologica sul campo di battaglia a supporto dell’intelligence militare al fine di studiare gruppi sovversivi, terroristici e insorgenti: il Cultural Intelligence.
Si è voluto, inoltre, definire una nuova figura professionale nell’ambito degli staff e delle unità militari: l’Etnografo di Guerra. Un professionista che, necessariamente, deve avere un grande background militare e che deve saper applicare la metodologia tipica della raccolta etnografica all'analisi di organizzazioni militari non convenzionali che operano per destabilizzare uno Stato.
Infine, si è voluto adattare questa metodologia di analisi alla comprensione dell’Information Warfare di Al Shabaab. Un caso studio ritenuto importante. Perché incentrato su come, nel XXI secolo, un gruppo insorgente possa manipolare la comunicazione mediatica durante un conflitto al fine di mantenere l’iniziativa a livello tattico e strategico.
Mentre però i primi due punti di questa tesi sono il risultato di oltre vent’anni di esperienza sul campo e di una riflessione teorica derivante su come la ricerca antropologica sia stata impiegata dagli eserciti occidentali negli ultimi decenni. La terza parte è costituita dalla descrizione di un caso studio specifico: l’Information Warfare di Al Shabaab. Al quale, attraverso uno studio a distanza incentrato anche su interviste fatte ad esperti di sicurezza in Somalia, si è voluto applicare la metodologia d’analisi delineata nel Cultural Intelligence.
Una tesi che ha, pertanto, l’ambizione di aver tentato di dare un piccolo contributo ai tecnici del settore con la consapevolezza che per affrontare le guerre del futuro ci sarà sempre più bisogno di uno sguardo antropologico.