Abstract:
La tesi presenta il tema del Welfare aziendale, con l’analisi finale di un caso aziendale. Viene inizialmente presentato una definizione del concetto, sottolineando di come non esista al momento una definizione univoca. Il concetto si instaura nel lontano 1600 in Inghilterra e si consolida con la fine del secondo conflitto mondiale. Dopo tale momento i bisogni dei cittadini iniziarono ad assumere sempre più importanza per lo Stato e si può certamente individuare una fase di espansione e consolidamento del welfare state. Infine, il continuo cambiamento del contesto economico e sociale mise in difficoltà le istituzioni pubbliche che non riuscirono più a fronteggiare l’emergere di nuovi bisogni e di nuovi rischi sociali.
È proprio in questo scenario che si è sviluppata l’idea del c.d. secondo welfare.
Si procede poi con una descrizione delle motivazioni che spingono un’azienda ad adottare un piano di welfare. Tra le altre, emerge senza dubbio l’acquisizione di consapevolezza da parte delle aziende dell’importanza del welfare aziendale che viene sempre più trattato come fattore di distintività al fine di mantenere vantaggio competitivo. Inoltre è sempre più importante migliorare l’ambiente di lavoro adottando strategie organizzative atte a promuovere e mantenere un elevato benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i lavoratori. L’elaborato procede poi con i fondamenti fiscali e normativi della materia. Viene presentato l’articolo 38 della Costituzione, a cui il welfare trova fondamento e vi è un dettagliato approfondimento delle modifiche apportate dal legislatore a partire dalla Legge di Stabilità del 2016. Tali disposizioni trovano seguito con la Legge di Bilancio 2017 e 2018. Dopo aver presentato le fasi della costruzione di un piano aziendale, si conclude presentando un caso pratico aziendale, con una rapida presentazione dell’azienda in generale per poi passare nello specifico ai vari benefits che l’azienda propone.