Abstract:
La mia ricerca è nata dalla frequentazione di alcune famiglie marocchine residenti nel comune di Quarto d’Altino. La prospettiva di un piccolo centro abitato ha reso possibile notare un intrecciarsi di vari livelli in cui si svolge la vita in immigrazione. Partendo da due associazioni in cui i residenti stranieri sono maggiormente coinvolti, ho spostato poi l’attenzione ai nuclei familiari e alle reti di relazione tra di essi, per poi seguirne il movimento nel territorio comunale. La scelta di circoscrivere il mio campo di ricerca a famiglie provenienti dal Marocco è stata determinata sia da una conoscenza precedente che ha agevolato il mio inserimento nelle loro reti di relazioni, sia un maggiore coinvolgimento che queste hanno all’interno delle associazioni citate. Ho quindi condiviso, per quanto mi è stato possibile, la vita quotidiana di 4 famiglie , a cui si aggiungono poi altri connazionali che fanno parte delle loro reti di amicizia e parentela . Questa frequentazione nel tempo mi ha portato a riflettere su tre questioni : il diverso modo in cui i membri di una stessa famiglia vivono l’esperienza immigatoria e come questo si riflette nel rapportarsi con gli spazi esterni a quello domestico e al sentirsi parte o meno di una comunità. Questi temi sono intrecciati e si influenzano reciprocamente, concorrendo a rinnegoziare l’ identità degli individui e ricostruire la vita nel paese di immigrazione. Parlare di una comunità marocchina a Quarto d’Altino porta alla luce delle problematicità e non si rivela il concetto adatto per spiegare le relazioni tra le varie famiglie: solleva piuttosto più visioni di comunità, date proprio da come uomini e donne vivono diversamente l’esperienza dell’ immigrazione.