Abstract:
Nel periodo 2008 - 2016 i contratti per lavori si sono dimezzati a favore dei contratti per forniture e servizi; questo trend era dovuto al taglio nel Bilancio dello Stato degli stanziamenti per spese in conto capitale a fronte di un aumento delle spese correnti. Al fine di permettere una ripresa nel settore dei lavori pubblici, nel 2016 il Governo ha modificato le politiche degli stanziamenti previsti nel Bilancio dello Stato con l’investimento di importanti risorse destinate alle infrastrutture, tramite il Fondo investimenti e infrastrutture, presente nella Legge di bilancio per il 2017 (Legge n. 232/2016)
Per il triennio 2016 – 2018 Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) stimava quindi un incremento degli stanziamenti per infrastrutture, ma l’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti il 19 aprile 2016, imponendo un importante cambiamento delle regole di funzionamento del mercato dei Lavori Pubblici, avrebbe portato ad un periodo di incertezza e quindi ad una possibile riduzione nel numero di procedure in un periodo di tempo immediatamente successivo all’introduzione del Nuovo Codice.
Nonostante il cambio di normativa, l’andamento delle procedure di gara e gli importi complessivi contrattualizzati dovrebbero avere – già a partire dal 2016 - un andamento in netto aumento visti gli investimenti previsti nel settore delle opere pubbliche. L’obiettivo quindi è verificare se l’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti, che ha introdotto importanti novità in merito alle procedure di gara, ha portato ad una variazione nel numero e negli importi delle gare nel settore dei Lavori Pubblici pubblicate confrontando sia il triennio 2015 – 2017 che i mesi subito antecedenti e successivi al cambio di normativa.