Abstract:
Il presente elaborato ha l’obiettivo di descrivere la missione umanitaria realizzata dall’American Relief Administration e la sua ricezione in Unione Sovietica negli anni della grande carestia, tra il 1921 e il 1923. Tale carestia ebbe conseguenze devastanti in varie regioni del Paese, più di venti milioni di persone soffrirono la fame e le vittime furono circa un milione e mezzo. Il Governo sovietico si vide perciò obbligato a lanciare un appello di aiuto che coinvolse e mobilitò diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, che da soli realizzarono il 90% dell’intera operazione di soccorso per opera dell’ARA, organizzazione guidata da Herbert Hoover. La missione di soccorso fu resa possibile non solo grazie a ingenti mezzi finanziari e materiali, ma anche a una logistica efficiente che permise una distribuzione capillare dell’aiuto.
Un primo capitolo verterà sull’inquadramento del periodo storico, in particolare descrivendo le cause che hanno determinato la carestia e le conseguenze che ne sono derivate. Si cercherà inoltre di analizzare il tipo di rapporto e collaborazione che intercorreva tra URSS e USA durante il periodo preso in analisi.
All’interno di questo quadro ci si focalizzerà sulle ragioni che hanno mosso gli americani a prestare soccorso alla Russia, ragioni presumibilmente dettate anche da principi morali, comunque unite a interessi maggiormente economici e politici.
Successivamente, lo scopo della ricerca sarà quello di descrivere l’intera operazione di soccorso nelle sue varie sfaccettature, attraverso l’aiuto di fonti primarie come “L’American Relief Administration Bulletin” e articoli di giornale tratti dal “New York Times”, e utilizzando immagini e fotografie che hanno rappresentato un valido strumento di legittimazione al soccorso. L’ARA infatti, si fece portavoce di un discorso verbale e visuale volto a persuadere il mondo occidentale, inizialmente restio a intervenire in soccorso alla Russia.
Infine, si analizzerà l’impatto effettivo di tale missione umanitaria, soffermandosi su come questo aiuto sia stato accolto in Unione Sovietica, in particolare dal regime bolscevico. Uno degli obiettivi del lavoro infatti, sarà quello di capire se e quanto effettivamente si parlasse del soccorso statunitense all’interno del Paese, o al contrario, se costituisse un argomento tabù.