Abstract:
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di indagare il tema della diversità culturale e della valorizzazione degli artisti all’interno del mercato dell’arte contemporanea. In particolare, vengono analizzati e discussi gli aspetti della provenienza geografica e del genere.
La prima parte della tesi è dedicata ad una recensione della letteratura. Partendo dal concetto generale di diversità e dai suoi sviluppi recenti, mi concentro successivamente sulla sua dimensione geografica, considerabile come un indice di diversità culturale. La letteratura in materia è sostanzialmente suddivisa in due correnti. La prima sostiene che il mercato, attraverso i fenomeni di globalizzazione ed internazionalizzazione, abbia ormai assunto l’aspetto di un unico mercato globale in grado di offrire pari opportunità per ogni individuo che voglia parteciparvi; fanno parte di questa i contributi di Waters (2001), Crane (2015) e Yogev ed Ertug (2015). La seconda corrente, in cui si inseriscono i contributi teorici ed empirici di studiosi quali Bourdieu (1999), Velthius (2013) e Quemin (2008; 2013), sostiene invece che il mondo dell’arte sia ancora ampiamente squilibrato in favore di una ristretta minoranza di Paesi prettamente occidentali.
Successivamente, l’attenzione è posta sul concetto di diversità di genere, un tema ancora molto spinoso nel mondo della cultura. Anche in questo caso vengono discussi ed analizzati i contributi teorici ed empirici di coloro che sostengono che le donne producano arte sistematicamente inferiore in termini di qualità rispetto alla controparte maschile (Cowen, 1996; Thorton, 2008) e che, per esempio, per questa ragione esse riescano raramente a raggiungere elevati prezzi di aggiudicazione d’asta. A queste teorie vengono contrapposti studi teorici ed empirici che, invece, sostengono come una sotto-rappresentanza del genere femminile sia spesso motivata da pregiudizi ed istanze storiche e sociali, piuttosto che da differenze biologiche.
La seconda parte della tesi studia dal punto di vista empirico come, all’interno della fiera internazionale d’arte contemporanea più importante, Art Basel, sia stato effettivamente raggiunto un grado di diversità tale per cui artisti uomini e donne provenienti da ogni regione del mondo godano delle medesime opportunità e visibilità attraverso le gallerie che li rappresentano. Attraverso l’elaborazione dei dati raccolti sul sito ufficiale di Art Basel ed integrati con ulteriori informazioni reperite in rete riguardanti gli artisti e le gallerie presenti all’edizione 2018 di Basilea, pongo particolare attenzione alla distribuzione geografica degli artisti e delle gallerie che li rappresentano, nonché sul processo di internazionalizzazione di queste ultime, e sulla distribuzione di genere tra artisti e galleristi.
I risultati ottenuti e discussi alla luce della letteratura precedentemente analizzata, puntano a un effettivo squilibrio di genere e di distribuzione geografica. Le conclusioni suggeriscono ulteriori piste di ricerca.