L’Euclide di Bartolomeo Zamberti e il Rinascimento della matematica e delle arti a Venezia tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento

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dc.contributor.advisor Fara, Giovanni Maria it_IT
dc.contributor.author Bernante, Anna <1996> it_IT
dc.date.accessioned 2020-07-14 it_IT
dc.date.accessioned 2020-09-24T12:04:03Z
dc.date.available 2021-09-27T09:33:32Z
dc.date.issued 2020-07-28 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/17655
dc.description.abstract Punto di partenza di questa ricerca sono la traduzione latina del corpus euclideo da parte di Bartolomeo Zamberti (1505), e, in particolar modo, le dediche inserite dall’autore, qui trascritte e tradotte in italiano per la prima volta. L’interesse per Zamberti e i suoi dedicatari è dettato dai rapporti che intrattengono con artisti, committenti e autori di trattatistica d’arte, i quali si interessano ai princìpi euclidei soprattutto in relazione ai recenti sviluppi degli studi prospettici. Dopo aver affrontato le vicende biografiche di Bartolomeo e la fortuna del testo euclideo tra Quattro e Cinquecento, il nostro studio si sofferma su Giovanni Zamberti, matematico ed esperto di prospettiva nonché fratello dell’autore, e sui suoi contatti con Daniele Barbaro, Vittore Carpaccio e Girolamo Malatini, maestro di perspettiva dal profilo ancora incerto. È il fratello di Bartolomeo, infatti, il personaggio in cui convergono i tre filoni su cui si incardina la ricerca: la filologia, la matematica, l’arte. Lo studio prosegue con l’analisi delle caratteristiche della bottega di Tacuino, cui Zamberti fa stampare la sua recensio, e dei rapporti tra le figurazioni del frontespizio e dei capilettera dell’edizione e gli sviluppi artistici veneziani dell’ultimo decennio del Quattrocento. Il testo si conclude portando alla luce i rapporti tra la cerchia di intellettuali riuniti intorno ai fratelli Zamberti e i partecipanti alla prolusione di Luca Pacioli su Euclide, tenutasi a Rialto nel 1508. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Anna Bernante, 2020 it_IT
dc.title L’Euclide di Bartolomeo Zamberti e il Rinascimento della matematica e delle arti a Venezia tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento it_IT
dc.title.alternative L’Euclide di Bartolomeo Zamberti e il Rinascimento della matematica e delle arti a Venezia tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2019/2020 - Sessione Estiva it_IT
dc.rights.accessrights embargoedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 859627 it_IT
dc.subject.miur L-ART/02 STORIA DELL'ARTE MODERNA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Anna Bernante (859627@stud.unive.it), 2020-07-14 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Giovanni Maria Fara (giovannimaria.fara@unive.it), 2020-07-27 it_IT


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