Abstract:
Il presente elaborato mira a dimostrare che, per quanto le norme sociali rappresentino ancora un ostacolo alla piena realizzazione della donna nella società, i motivi per le basse percentuali di partecipazione e occupazione femminile nel mercato del lavoro in Giordania siano da ricollegare anche al panorama economico-politico del Paese, specialmente in riferimento alle riforme neoliberali di cui il Regno è stato oggetto a partire dagli anni Ottanta fino ai primi anni 2000. Particolare attenzione va riservata, inoltre, alla complessa relazione fra educazione e possibilità di occupazione, visti gli altissimi livelli di iscrizione delle donne nelle università giordane in netto contrasto con le basse percentuali di occupazione femminile nel Paese. Per capire le ragioni per cui livelli di iscrizione superiore tanto alti non si concretizzano sempre in possibilità di lavoro per le donne, è necessario prendere in analisi tanto i motivi macro-economici (quali meccanismi di domanda e offerta, coincidenza fra i piani di studi e le esigenze del mercato del lavoro, le problematiche del settore pubblico e del settore privato, ecc), solo in parte già trattati dalla letteratura precedente, quanto le “micro-voices” delle donne in prima persona, le quali esprimono esigenze e punti di vista (raramente considerati dalla letteratura sul tema) che a mio avviso esemplificano la complessità della relazione fra fattori economici e fattori sociali, visto il doppio ruolo della donna nella società e nella famiglia. Questi temi saranno esposti in tre capitoli principali, mirati ad esaminare il sistema educativo giordano nel suo complesso, il mercato del lavoro e le motivazioni per cui la partecipazione femminile è molto bassa, e infine un caso di studio sull’Università della Giordania da me condotto, attraverso interviste a docenti e ricercatrici relativamente alla loro carriera in campo accademico.