Abstract:
ABSTRACT
L’obiettivo di questo elaborato consiste nella valutazione dell’efficienza delle performance aziendali di alcuni punti vendita della società Superdry plc, azienda londinese a cui appartiene il noto brand Superdry operante nel settore Fashion, per la produzione e la vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori per la linea Uomo e Donna.
La misurazione del livello di efficienza delle performance è un procedimento complesso, che non può affidarsi solamente ai classici, seppur sempre validi, indici di bilancio e pertanto è necessario introdurre appositi strumenti e metodologie che supportino l’intero processo d’analisi. È qui che si inserisce la metodologia nota come DEA (Data Envelopment Analysis), introdotta nel 1978 da Charnes A., Cooper W. e Rhodes E.: tramite un’attenta selezione di quelle che si dimostrano essere le variabili di input e di output determinanti per il campione d’analisi, la tecnica non-parametrica in questione permette di evidenziare tramite un confronto, quali tra le unità produttive chiamate DMU (Decision Making Unit) del campione posseggono un grado di efficienza relativa maggiore. Le unità produttive sopra menzionate affinché gli esiti dell’esame siano attendibili, devono essere simili tra loro, ovvero produrre gli stessi output impiegando degli stessi input in un contesto produttivo identico. Individuare le DMU efficienti permette di stabilire inoltre uno standard “ottimo” a cui tutte le unità inefficienti dovrebbero far riferimento e in tal senso è possibile specificare le azioni attuabili, per produrre un miglioramento delle prestazioni di queste ultime.
La metodologia DEA e più precisamente la sua prima formulazione conosciuta come CCR (dal nome dei suoi ideatori Charnes A., Cooper W. e Rhodes E.), viene qui impiegata adottando un approccio orientato agli output per la valutazione di alcuni punti vendita del brand Superdry. Nello specifico, l’elaborato tratta due distinti confronti in quanto è proposta una verifica dell’efficienza sia per la categoria dei negozi di proprietà “Full-price” che una seconda, per la categoria Outlet “Off-price”, per l’esame viene considerato l’arco temporale 2017 – 2019 e le rispettive aree geografiche d’appartenenza: Italia, Francia e Spagna. Le variabili selezionate come input sono due, ovvero la media annua del numero di dipendenti presenti in ogni punto vendita e le spese di gestione annuali degli stessi, mentre per le variabili di output si sono dimostrate significative le quantità vendute annualmente, il numero di scontrini annuali e i ricavi annuali di ogni punto vendita.
Il lavoro svolto, con l’utilizzo del software Efficiency Measurement System (EMS) che contiene vari modelli per la misurazione dell’efficienza, ha permesso di individuare quali sono le DMU efficienti appartenenti al campione e di stilare un ranking di queste ultime, grazie all’utilizzo del modello della super-efficienza. Oltre a queste informazioni è stato possibile individuare le azioni, realisticamente attuabili, per implementare le performance delle unità inefficienti, rendendo la ricerca dinamica e significativa sotto il punto di vista delle soluzioni applicabili al caso in esame.