Abstract:
Scopo della ricerca è proporre una lettura della funzione che la poesia svolge all’interno della forma prosimetrica della Consolazione della Filosofia di Boezio. Perché un uomo che ha dedicato la sua esistenza allo studio della sapienza filosofica ha sentito la necessità di inserire tanta poesia nell’opera che a buon diritto può essere ritenuta il suo testamento spirituale? La risposta cui il lavoro è approdato è che la poesia ricopre un ruolo fondamentale nel processo di cura psichica che questo dialogo consolatorio vuole realizzare, sotto la guida dell’allegoria della filosofia. Intrisa di contenuto filosofico, essa supporta la riflessione dialettica e allieta l’anima agendo sia sulla sua parte razionale che su quella irrazionale. La tesi è divisa in cinque parti. In primis si cerca di dimostrare la presa di distanza di Boezio dal genere prosimetrico della Satira Menippea, modello di riferimento per molte opere del periodo tardo-antico. Si passa, quindi, ad analizzare il rapporto che intercorre tra la componente in versi e i generi di riferimento dell’opera – il dialogo filosofico e la consolazione – per poi soffermarsi sull’analisi delle liriche attribuite al personaggio-Boezio e sull’uso delle immagini poetiche della natura. Successivamente, viene studiata la funzione della musica in relazione alle liriche e, infine, sono analizzati alcuni componimenti cantati da Filosofia. La funzione terapeutica della lirica sembra uscirne pienamente dimostrata.