dc.contributor.advisor |
Turoldo, Fabrizio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Curiotto, Stefania <1965> |
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dc.date.accessioned |
2020-07-15 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-09-24T12:00:17Z |
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dc.date.available |
2020-09-24T12:00:17Z |
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dc.date.issued |
2020-07-28 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/17447 |
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dc.description.abstract |
La figura di Hans Jonas è affascinante ed eloquente, uomo infaticabile e di fervida intelligenza, ha vissuto in prima persona la guerra e l’olocausto divenendone un importante testimone. Di ricca e colta famiglia ebraica sarà influenzato da due persone fondamentali per la sua formazione filosofica e di fede : lo zio materno Leo e quello paterno Benjamin. Molto diversi tra di loro ebbero un ascendente determinante sul giovane Jonas, il primo lo aprì al sapere ed alla curiosità intellettuale, l’altro alla devozione del cuore . Le perdite della madre e dei suoi amici saranno strazianti per lui e diverranno il punto cardine di un sistema filosofico capace di interrogare il Dio ebraico nel suo rapporto con la storia contemporanea.
“ ….Quindi chi non intende rinunciare sic et simpliciter al concetto di Dio ( e il filosofo può legittimamente rivendicare il diritto a non rinunciarvi), deve pensare questo concetto in modo del tutto nuovo e cercare una nuova risposta all’antico interrogativo di Giobbe….” .
In effetti l’esperienza di Auschwitz lo aveva segnato profondamente e in molti suoi testi affiora il dolore per la sofferenza dell’innocente. Molto più tardi nella premessa della biografia del filosofo la moglie, Lore Jonas, distinguerà tre fasi nell’attività del marito: la prima caratterizzata dallo studio della gnosi tardoantica, la seconda dall’incontro con le scienze naturali nella prospettiva di una filosofia dell’organismo, la terza, che costituirà la svolta dalla filosofia teoretica alla filosofia pratica, fondata sull’Etica dove lui esprimerà la preoccupazione per il futuro. Questa preoccupazione viene espressa da Jonas in maniera chiara ed eloquente in una conferenza del 1958 per il 25° anniversario della University in Exile, che suscitò molto scalpore. L’amico Leo Strauss in quella occasione gli disse che era stata la cosa più filosofica che avesse mai detto e che fosse ovvio continuare a lavorarci. Questo farà il filosofo per tutta la sua vita ed al termine egli punterà tutto su una carta, come lui stesso sosterrà, ove la responsabilità e la speranza si uniscono per una futura vivibilità del mondo e per la sopravvivenza dell’umanità. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Stefania Curiotto, 2020 |
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dc.title |
HANS JONAS - L'INTELLETTO OLTRE LA RELIGIONE, OLTRE LA FILOSOFIA - |
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dc.title.alternative |
HANS JONAS - L'INTELLETTO OLTRE LA RELIGIONE, OLTRE LA FILOSOFIA - |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Scienze filosofiche |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2019/2020 - Sessione Estiva |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
989315 |
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dc.subject.miur |
M-FIL/03 FILOSOFIA MORALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Stefania Curiotto (989315@stud.unive.it), 2020-07-15 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Fabrizio Turoldo (fturoldo@unive.it), 2020-07-27 |
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