Abstract:
In un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, lo spazio cibernetico, si è convertito nella dimensione, seppur artificiale, in cui svolgiamo la maggior parte delle nostre attività.
I paesi più soggetti a essere bersagli di 'cyber operations’ e di ‘cyber attacks’ sono quelli più tecnologicamente avanzati e informatizzati, proprio per la loro crescente interdipendenza e interconnessione. Allarmati dal fatto che le operazioni cibernetiche possano rappresentare una minaccia alla sicurezza e alla pace nazionale e internazionale, autorità nazionali e organi regionali ed internazionali si sono posti come priorità quella di regolare le operazioni cibernetiche sotto il diritto internazionale e sotto il diritto internazionale umanitario. Viste le caratteristiche peculiari di tale dimensione e la sua notevole velocità di cambiamento, le difficoltà incontrate nel regolamentare le sopracitate operazioni non sono poche.
L’elaborato si propone l’obiettivo di analizzare come la lex lata riguardante la proibizione della minaccia e dell’uso della forza, il diritto di legittima difesa individuale e collettiva e, nel caso di un conflitto armato pre-esistente, le regole che disciplinano i mezzi e i metodi di combattimento possano essere applicati alle operazioni cibernetiche.
Con questo fine, si analizzeranno i dilemmi interpretativi ancora esistenti riguardo la definizione di ‘uso della forza’ in riferimento all’Art. 2(4) della Carta delle Nazioni Unite; la definizione di ‘attacco armato’ in riferimento all’Art. 51 della Carta delle Nazioni Unite; e la nozione di ‘attacco’ con riferimento al diritto internazionale umanitario. Inoltre, si traccerà una tassonomia delle operazioni cibernetiche conosciute finora, analizzando non solo la loro natura ma anche gli effetti che possono provocare.
In secondo luogo, si argomenterà come e fino a che punto lo jus ad bellum e lo jus in bello si possono applicare alle operazioni condotte nella dimensione cibernetica. Si proverà a definire (1) quando un’operazione cibernetica può essere definita ‘uso della forza’ e quindi rappresentare una violazione dell’Art. 2 (4) della Carta delle Nazioni Unite; (2) quando un’operazione cibernetica può essere definita come ‘attacco armato’ secondo l’Art.51 della Carta delle Nazioni Unite e quindi consentire l’uso della forza in legittima difesa individuale o collettiva; (3) quando un’operazione cibernetica durante un conflitto pre-esistente può considerarsi lecita o illecita secondo le regole del diritto internazionale umanitario.
Per ultimo, si discuterà di cyber warfare e di cyber operations come strumento strategico od operativo, o come eventuale metodo di deterrenza nelle relazioni internazionali.