Abstract:
Questo mio lavoro di ricerca si propone di ripercorrere la storia dell'Ufficio di Sanità della Repubblica di Venezia, da essa istituito sul finire del XV secolo, per rispondere alle sempre più evidenti pericoli alla salute cittadina. Partendo dalla storia della magistratura sanitaria della Repubblica la ricerca si inserisce nel più ampio ploblema della minaccia alla salute che per secoli impegnò la Repubblica di Venezia e tutto il mondo mediterraneo ed europeo: il flagello della peste. Vengono quindi prese in esame le prevenzioni e i rimedi adottati dalle autorità veneziane (e non solo) competenti in materia di sanità, tra cui la creazione, gestione e organizzazione dei lazzaretti: veri baluardi nella difesa della salute pubblica durante le diverse epidemie che colpirono Venezia e i domini della Repubblica. "Lazzaretto" che da "invenzione" veneziana diventerà progressivamente un' esigenza anche per altre città soprattutto portuali degli stati esteri. Ad esso si associò, nell' ambito della fede il culto dei santi protettori Sebastiano e Rocco, validi alleati nella sensibilizzazione delle masse alla necessità di adeguarsi alle contumace e quarantene imposte presso tali strutture in caso di necessità. Dopo tale analisi e considerazione data a tali dati storici, l'elaborato pone la sua attenzione sulla pestilenze e i relativi problemi demografici,politici e commerciali che colpirono l'Europa e il "mondo mediterraneo" durante il XVIII secolo, generando paura e costringendo ad attenti e talvolta drastici rimedi. In questo periodo Venezia ricopre un ruolo di grande importanza, dovuta a diversi fattori. Essa fu particolarmente attiva nell'informazione sulle epidemie scoppiate nella "casa-madre della peste", l'Impero Ottomano, e sui rimedi da adottare contro la malattia.
La Repubblica sarà durante il secolo preoccupata in larga parte per la salute delle popolazioni del suo Stato da Mar. La minaccia sanitaria che si presenterà dinanzi alla città lagunare nell'anno 1793, e la sua efficenza nel contenere ed arginare la malattia fino alla sua cessazione la renderà, esattamente cinquant'anni dopo la terribile epidemia di Messina, l'indiscussa e più efficace protagonista nella secolare lotta alla peste. Un particolare approfondimento di ricerca è stato da me svolto proprio circa i fatti accaduti sull'isola di Poveglia nel 1793. Anno in cui venne allestito in stato di grave emergenza un lazzaretto provvisorio perfettamente organizzato e custodito: grazie a cui la malattia venne limitata entro l'isola ed estinta. Il successo del Magistrato alla Sanità negli accadimenti di Poveglia costituì senza dubbio il "punto d'arrivo" nell'operato dell'Ufficio veneziano: esso giunto alla sua piena maturazione ed istruito dalla propria storia nella lotta ai mali epidemici, preservò la città dalla malattia e ottenne con tale gesto grande riconoscimento ed ammirazione dalle autorità veneziane ed estere. Una grande impresa compiuta a pochi anni dal tramonto della Repubblica e con essa, dopo più di tre secoli di operato, del Magistrato di Sanità.