Abstract:
Il presente lavoro ha come oggetto lo studio dei reperti ceramici rinvenuti nello scavo della Grotta dell’Edera di Aurisina (Trieste). La cavità si apre nella località San Pelagio ed è particolarmente significativo per la preistoria del Carso triestino data la sequenza stratigrafica che riguarda diversi momenti del Mesolitico, del Neolitico, dell’età dei metalli e di età storica. Si è deciso dunque di procedere con l’analisi del complesso ceramico in modo da pervenire ad una ricostruzione più dettagliata dello sfruttamento antropico della grotta. Sono stati studiati e descritti reperti provenienti da tutta la sequenza stratigrafica dello scavo ponendo l’attenzione sulla forma, dove fosse possibile la sua ricostruzione, sulle modalità di decorazione e sullo stato di conservazione. I frammenti ceramici sono stati classificati attraverso apposite schede che prevedono la foto del pezzo, un disegno e la descrizione che include parametri come lo spessore, le decorazioni o segni particolari sulla superficie interna o esterna, lo stato di conservazione, la posizione nell'unità stratigrafica e nel quadrato corrispondente. Grazie alla suddivisione della grotta in quadrati da un metro ciascuno Si è tentato inoltre di ricostruire una mappa di distribuzione in grado di definire con maggiore precisione gli usi interni della cavità nei diversi periodi. I risultati verranno confrontati con contesti affini rinvenuti in Italia nordorientale e lungo la Costa Dalmata.