Abstract:
Questo lavoro vuole ricostruire criticamente alcune analisi filosofiche dell’esperienza musicale, in relazione al problema della libertà pratica. Partendo da una definizione del linguaggio musicale e delle sue componenti essenziali (fisiche e teoriche), la ricostruzione storico-filosofica inizia dal confronto tra Ludwig Wittgenstein e Eduard Hanslick. Lo statuto linguistico della musica interseca aspetti culturali e politici relativi alla possibilità di una “terapia linguistica” che questo lavoro intende proporre e discutere. Gli esempi musicali sono tratti dalla tradizione musicale del ‘900 – Arnold Schönberg, Luigi Russolo, John Cage – e dall’improvvisazione, per delineare un’epistemologia critica dei saperi e delle tecniche della musica, in funzione di una nozione di paradigma e rottura di codice. Termini chiave della ricostruzione storico-filosofica diventano le nozioni di intenzionalità, espressione, regola, comunità. Questa indagine sull’esperienza musicale vuole riflettere su alcuni concetti musicali per cercare di chiarire una dimensione politica della musica che si confronta con l’eredità di Heidegger, Wittgenstein e Adorno: al centro di questo lavoro la possibilità di pensare criticamente l’identità individuale, società e cultura, che le pratiche musicali contribuiscono a definire ed estendere.