Abstract:
L’eliminazione della disuguaglianza di genere è una questione talmente importante e attuale da essere stata inserita dalle Nazioni Unite al quinto posto tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nell’Agenda 2030. Per comprendere quali sono le possibili strade da percorrere in questo senso è innanzitutto necessario comprendere al meglio come funzionano le disuguaglianze, qual è la loro portata ed estensione così da riuscire ad organizzare dei modi efficaci per sconfiggerle, questo non sarebbe infatti possibile senza comprendere i motivi che portano alla creazione e perpetrazione delle disuguaglianze. Quando si studia la disuguaglianza di genere inoltre, si entra in un mondo ancora più complesso perché riguarda l’identità dei singoli individui. Per lungo tempo si è ritenuto che una differenza biologica determinasse l’identità e i comportamenti degli individui, questo ha creato un sistema sociale improntato sulla disuguaglianza in cui le capacità, le aspirazioni e le possibilità dei singoli vengono basate sull’appartenenza a uno o all’altro genere. Questo tema è attuale in tutte le parti del mondo e assume declinazioni diverse, ma con la stessa concezione alla base. I modi per combattere il sistema di pensiero patriarcale ci sono e vengono intrapresi nei paesi in via di sviluppo come nei paesi sviluppati. In particolare, l’empowerment femminile ha la potenzialità di rivelarsi un buono strumento per ridare alle donne consapevolezza di sé e del proprio ruolo. A dimostrazione di ciò viene proposto l’esempio di un progetto di empowerment attuato in Tanzania dall’ong Cope, in cui attraverso il lavoro sartoriale si aiutano le donne di un piccolo villaggio a recuperare la fiducia nelle proprie capacità e a raggiungere l’indipendenza economica aiutandole così a riprendersi in mano le proprie vite.