Abstract:
Il fine di questa tesi è quello di presentare la figura di Giulio Carpioni incisore attraverso l’analisi delle ventitré acqueforti conservate presso il Museo Civico di Bassano del Grappa (VI), un tempo facenti parte della raccolta di stampe della famiglia Remondini.
Dopo la biografia del Carpioni, viene delineata la fortuna critica dell’artista sia per quanto riguarda la sua attività incisoria sia per quella pittorica, che lo vede attivo soprattutto in area vicentina; a sostegno di quanto presentato nel capitolo riguardante la fortuna critica, segue un capitolo corposo, denominato “Giulio Carpioni nelle fonti e negli studi: 1650-1912”, ove vengono riportati, in ordine cronologico, tutte le fonti e gli studi più rilevanti nell’arco temporale 1650-1912.
Segue un approfondimento sulla storia della famiglia Remondini, con i suoi maggiori esponenti, e sulla nascita e composizione della Raccolta Remondini; un piccolo focus sui cataloghi di vendita delle stampe Remondini permetterà poi di vedere nel dettaglio la presenza di pezzi del Carpioni all’interno di tali cataloghi, oltre che nel manoscritto del 1827 relativo all’elenco delle stampe presenti nella collezione di Antonio Remondini.
In conclusione di questo lavoro di tesi verranno presentate, con descrizione ed analisi, le ventitré acqueforti del Carpioni conservate a Bassano, segnalando inoltre eventuali altre opere (dipinti, disegni e incisioni) che sono state d’ispirazione per queste stampe o che da esse hanno tratto spunto.